Tradimento ed infedeltà: due volti del medesimo dolore Con questo...
Leggi di piùCon questo termine si identifica la rottura di un rapporto di fiducia con il proprio partner, ed è innegabile come questo tipo di esperienza possa avere delle ripercussioni emotive, fisiche e psicologiche per chi l’ha subìta. Essa può infatti portare a sviluppare dei sintomi ansiosi e depressivi che non andrebbero sottovalutati. Un evento di questo tipo può indurre a mettere in discussione gran parte della vita di una persona, facendole crollare anche le certezze principali.
Anzitutto è bene distinguere tra il tradimento sessuale (ossia l’avere rapporti sessuali con persone diverse dal partner) e il tradimento emotivo (l’innamorarsi o il sentirsi emotivamente coinvolti da una persona diversa dal partner). Esistono poi altre e numerose tipologie di tradimento (come, per esempio, il tradimento platonico o onirico, vissuto perciò all’interno della dimensione del sogno) che non sono considerate in maniera aprioristica come concreti ed effettivi atti di infedeltà.
Diversamente da quanto si potrebbe pensare o supporre, il tradimento e l’infedeltà non hanno a che fare esclusivamente con la sfera sessuale. Sono molte le tipologie di tradimento in cui ci si potrebbe imbattere, e non tutte possono essere semplici da riconoscere o da affrontare. Non si tratta di coinvolgimenti necessariamente di natura fisica, ma non per questo sono da considerare meno importanti. Inoltre, ad ogni tipo di tradimento spesso sono associate motivazioni diverse.
Il tradimento sessuale, la tipologia più diffusa, si collega all’istinto primordiale che fa parte di ogni individuo. Generalmente coinvolge mente e corpo e genera una conseguente spirale all’interno della quale una miriade di sentimenti, emozioni, sensazioni e turbamenti entrano in gioco. È particolarmente frequente perché può subentrare con facilità nel caso in cui le due parti si trovino in silenzio sessuale da un po’ di tempo e non riescano a ritrovarsi o abbiano perso la loro originaria complicità.
Si definisce invece, tradimento emotivo, quel tradimento dove i corpi non hanno nulla a che vedere (o centrano ben poco). In alcuni casi può partire come distacco emozionale, a cui si arriva in seguito da una negligenza o da una distrazione nei confronti del partner. Questi due fattori molto spesso conducono la persona trascurata ad andare alla ricerca di una rinnovata connessione intima e mentale, trovando però un muro dall’altra parte. Tutto ciò provoca una lenta ma progressiva perdita dell’intimità, a dir poco fondamentale all’interno di una coppia; oltre alla perdita di complicità, di intesa che inevitabilmente accompagna la relazione verso un allontanamento fisico e mentale.
Una menzione a parte merita il tradimento della fiducia, che nulla ha a che vedere con il sesso. Si verifica in quelle situazioni in cui, ciò che viene confidato all’interno della coppia, trova il modo di uscire anche al di fuori minando quell’equilibrio sottile e precario che generalmente esiste tra partner. Non si tratta di problemi ordinari da condividere con amiche o amici, ma della divulgazione consapevole e cosciente di informazioni intime sul proprio partner e di tutta una serie di confidenze strettamente personali che abbracciano anche quei dettagli di vita raccontati all’interno di un contesto privato o di una dimensione intima di coppia dove, si presuppone, dovrebbero rimanere custoditi, protetti e tutelati.
Impossibile non spendere anche due parole sul tradimento virtuale, che rappresenta la tipologia di tradimento più recente ed innovativa, sorta proprio in concomitanza con la nascita dei social network. Tradire online è quel nuovo modus operandi che ha trovato il modo di accomunare vigliaccheria e pigrizia.
Infatti, dal giorno in cui viviamo con lo smartphone in mano, chattare con chi si trova dall’altra parte dello schermo risulta ormai innegabilmente semplice ed immediato. La causa di questo tipo di tradimento è da cercarsi, nella maggior parte dei casi, nell’insoddisfazione della propria vita di coppia e nella voglia di evadere. Generalmente dal virtuale non si passa quasi mai al reale, ma è un fattore che può dipendere molto da situazione a situazione (in questo caso si parlerà di tradimento bianco).
Ciononostante, il tradimento virtuale non è affatto meno impattante o grave di un’infedeltà di altro tipo. Un paragrafo a parte merita poi il tradimento seriale, che può anche essere definito tradimento compulsivo.
Secondo una recente ricerca effettuata da Hackathorn & Ashtodown nel 2020 e svolta su un campione di 545 membri di un sito per incontri extraconiugali chiamato AshleyMadison, gli uomini sarebbero più propensi a tradire sessualmente mentre le donne emotivamente. In entrambi i casi, ciò che spingeva queste persone a tradire era il percepire una mancata soddisfazione dei propri bisogni, sia sessuali che emotivi.
L’esito di questa ricerca ha evidenziato come la motivazione principale dietro al tradimento sia costituita da una più o meno profonda insoddisfazione per la relazione primaria. Tuttavia, a livello puramente statistico, chi tradisce riscontra delle difficoltà a fondare la propria esistenza attorno ad un centro interiore e tende, per tale motivo, a colmare quel vuoto rivolgendosi a dei punti di riferimento esterni che possono coincidere col partner prima, e con altri partner successivamente, quando quello originario non corrisponde più ai suoi bisogni.
Ciononostante, al momento non è ancora chiaro come mai un individuo preferisca stare in bilico tra due relazioni. Questa condizione fa recepire una dissonanza cognitiva che risulta traducibile con “tradisco, ma so che tradire è socialmente sbagliato”.
Nello sperimentare questo genere di dissonanze cognitive è altrettanto possibile e naturale provare uno stato di angoscia che induce la mente a voler recuperare coerenza interna, nel tentativo di modificare o il comportamento stesso o l’atteggiamento nei confronti del comportamento. Tipicamente l’essere umano è più portato a modificare l’atteggiamento piuttosto che il comportamento, in quanto quest’ultimo risulta decisamente più difficile da correggere.
Accade infatti, la maggior parte delle volte, che il traditore arrivi a giustificare le proprie azioni dicendosi: “in fondo non c’è nulla di male nel tradire ogni tanto, sto meglio io ed inoltre ne beneficia anche la mia relazione primaria”.
Il tradimento seriale (o compulsivo) è un insieme di tradimenti presenti, continui e costanti che vengono perpetrati indipendentemente dalla relazione che si sta vivendo. Tendenzialmente tali azioni vengono portate avanti anche con partner diversi, a prescindere dalla presenza della relazione o dalla tipologia di quest’ultima.
I traditori seriali difficilmente mettono in atto delle relazioni parallele vere e proprie: il più delle volte si tratta di rapporti brevi e superficiali. L’individuo che tradisce con regolarità agisce tenendo fede ad uno schema ben preciso: cerca il rapporto sessuale occasionale al di fuori della relazione. Può succedere che di tanto in tanto condisca quest’ultimo con un flirt che però non diventa quasi mai una relazione parallela.
Le opzioni che esplicitano il tradimento seriale appartengono a due diverse categorie: la monade ed il tradimento legato alla libertà. Quest’ultimo si riferisce a quella serie di situazioni in cui uno dei due componenti della coppia, sentendosi chiuso, costretto, incarcerato o soffocato all’interno della relazione ufficiale, decide di scappare e di concedersi una boccata d’ossigeno in maniera del tutto individuale e non necessariamente legata alla coppia.
La coppia spesso funziona, è uno dei due individui che fatica a restare nella coppia stessa. Dunque, va alla ricerca di affermazioni della propria indipendenza al di fuori della relazione. Infatti, il tradimento di questo tipo spesso alimenta ed accresce l’amore provato per il partner ufficiale.
Costituisce un discorso a parte la monade, che ho avuto modo di trattare grazie a Giancarlo, un mio ex paziente che aveva esattamente questo problema. I suoi tradimenti seriali nei confronti della sua compagna, Elisa, erano del tutto indipendenti da lei poiché non era mai entrato nella sua relazione: stava in coppia in funzione dell’ottenimento del soddisfacimento dei propri bisogni attraverso la sua compagna. I suoi tradimenti seriali erano, perciò, legati ad una forma di egoismo e a dei bisogni individuali ai quali non era disposto a rinunciare.
Ciò che accomuna queste due categorie è proprio il bisogno di affermazione individuale: nel caso in cui la coppia sia affiatata si parlerà di tradimento seriale legato al bisogno di “rompere la gabbia”, se la coppia invece è sorretta solamente da uno dei due partner il tradimento potrebbe essere più connesso alla monade.
Qualora anche tu sentissi il bisogno di affrontare insieme ad un professionista questa problematica o altre di varia natura non esitare a contattarmi o a raggiungermi in sede per un primo colloquio conoscitivo totalmente gratuito e senza impegno.
Dott. Cristiana Prada, Psicoterapeuta e Sessuologa
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